Ulteriore replica del progetto concepito in felice sinergia fra Edizioni Sconfinate, casa editrice milanese nel cui catalogo sono presenti diversi miei lavori e Quartetto Indaco, una delle nostre realtà cameristiche più prestigiose ormai pienamente affermatasi anche sulla scena europea. L’idea è nata in occasione dei festeggiamenti per il centenario di Dante 2021. Il mio pezzo fa riferimento ai seguenti versi del XXIX canto dell’Inferno:
Quelle che seguono sono le note del programma di sala della prima esecuzione assoluta del pezzo avvenuta a Berlino il 23 giugno 2021
«Il mio pezzo sposa il retaggio di un passo dell’Inferno all’idea del tinnitus, evento di natura fisio-acustica altrimenti detto acufene. Come noto si tratta di una sorta di un suono piuttosto acuto e prolungato che perseguita costantemente chi ne soffre. Da tempo convivo con tale fastidio che fortunatamente non è invalidante. Nei momenti in cui esso si acuisce, per cause che la medicina ancora non conosce a fondo, può venire spontaneo coprirsi li orecchi con le man (XXIX, 45) imitando in ciò il gesto che compie Dante per ripararsi dai lamenti dei dannati di Malebolge. Ho cercato di tradurre musicalmente tutto questo lavorando su una e una sola nota che, niente affatto statica, esibisce una sua vitalità frutto di modifiche ritmiche, timbriche, dinamiche e di articolazione».